Sono appena rientrata da Bergen e in cinque giorni ho fatto una vera e propria full immersion nella cucina norvegese, e soprattutto in quella di mare. Ho avuto la fortuna di conoscere lo chef Christopher Haatuft, che nel giugno del 2013 ha aperto il ristorante Lysverket. Il locale si trova all'interno di uno dei quattro edifici denominati KODE che ospitano altrettante collezioni di arte moderna e contemporanea di Bergen. Una sorta di “strada dell'arte” che si affaccia su un ampio laghetto artificiale dove al sabato gli abitanti si divertono ad andare in canoa, noncuranti di vento e pioggia. Christopher ha 34 anni e ha lavorato a New York, e da questa esperienza ha riportato in patria “disciplina e organizzazione” (sono parole sue). Il locale è arredato in perfetto stile scandinavo, con un minimalismo che ben si accorda all'edificio che lo ospita e che “non permette” l'uso delle tovaglie. Lysverket è senza dubbio uno dei migliori ristoranti di Bergen ed è noto soprattutto per la sua cucina di pesce. La carne occupa un posto di assoluto secondo piano. In Norvegia i ristoranti normalmente presentano una carta che permette di scegliere tra un menù di 3 o 5 portate, ma al Lysverket si può optare anche per un menù da nove portate, soltanto una delle quali è di carne.
Christopher definisce la sua cucina classica con qualche tocco di modernità. Non avendo esperienza di cucina classica norvegese per me è difficile capire dove finisce la tradizione e dove invece comincia la modernità, ma l'impressione che ho avuto assaggiando i piatti di questo simpatico chef direi che in essi si ritrova una creatività mai fine a se stessa e mai la semplice voglia di stupire. Nei piatti di Christopher c'è intelligenza, capacità di abbinare i sapori senza sacrificarne nessuno e anche tanta tecnica. I suoi piatti di pesce, di molluschi e di crostacei sono semplicemente buonissimi e anche molto belli da guardare.
La ricerca degli ingredienti è capillare. Molti dei prodotti utilizzati provengono da fattorie della regione di Bergen che lavorano in regime di biologico. Il pane è fatto direttamente nel ristorante, anche utilizzando farine da grani antichi macinati a pietra. In alcuni casi Christopher è riuscito anche a mettere in piedi delle collaborazioni con alcune aziende locali. Per esempio con il birrificio artigianale di Voss, la Voss Bryggeri di Jeanette Lillås e Dag Jǿrgensen. La ricetta di questa pale ale è stata messa a punto nel ristorante per abbinarsi perfettamente ad alcuni piatti a base di frutti di mare come i ricci, e la birra può essere degustata soltanto al ristorante o presso il birrificio. Un sommelier esperto è in grado di consigliare i migliori abbinamenti tra cibo e vino o tra cibo e birra. Tra i piatti che ho assaggiato i migliori mi sono sembrati i ricci di mare di Steigen, nel nord della Norvegia, serviti sopra una panna cotta di granchio con una leggera glassatura di prezzemolo: decisamente ottimo. Notevole anche lo scampo con topinambur su salsa fatta con la testa e la corazza dello scampo: delizioso.
Infine, per dare al locale un tocco personale e soprattutto renderlo un ambiente fuori dal comune, Christopher ha deciso di aprirlo, il venerdì e il sabato, anche al ballo. Dopo cena, intorno alle 23, la cucina viene chiusa e il Lysverket si trasforma in un locale dove si può ballare e sedere ai tavoli sorseggiando un drink. Insomma, è un luogo delizioso e informale, con un servizio ai tavoli brillante e giovane. La cameriera spagnola Carmen, originaria di San Sebastián, non si fa dimenticare. Insomma, se andate a Bergen, il Lysverket è un ristorante da non perdere. www.lysverket.no.
Christopher definisce la sua cucina classica con qualche tocco di modernità. Non avendo esperienza di cucina classica norvegese per me è difficile capire dove finisce la tradizione e dove invece comincia la modernità, ma l'impressione che ho avuto assaggiando i piatti di questo simpatico chef direi che in essi si ritrova una creatività mai fine a se stessa e mai la semplice voglia di stupire. Nei piatti di Christopher c'è intelligenza, capacità di abbinare i sapori senza sacrificarne nessuno e anche tanta tecnica. I suoi piatti di pesce, di molluschi e di crostacei sono semplicemente buonissimi e anche molto belli da guardare.
La ricerca degli ingredienti è capillare. Molti dei prodotti utilizzati provengono da fattorie della regione di Bergen che lavorano in regime di biologico. Il pane è fatto direttamente nel ristorante, anche utilizzando farine da grani antichi macinati a pietra. In alcuni casi Christopher è riuscito anche a mettere in piedi delle collaborazioni con alcune aziende locali. Per esempio con il birrificio artigianale di Voss, la Voss Bryggeri di Jeanette Lillås e Dag Jǿrgensen. La ricetta di questa pale ale è stata messa a punto nel ristorante per abbinarsi perfettamente ad alcuni piatti a base di frutti di mare come i ricci, e la birra può essere degustata soltanto al ristorante o presso il birrificio. Un sommelier esperto è in grado di consigliare i migliori abbinamenti tra cibo e vino o tra cibo e birra. Tra i piatti che ho assaggiato i migliori mi sono sembrati i ricci di mare di Steigen, nel nord della Norvegia, serviti sopra una panna cotta di granchio con una leggera glassatura di prezzemolo: decisamente ottimo. Notevole anche lo scampo con topinambur su salsa fatta con la testa e la corazza dello scampo: delizioso.
Infine, per dare al locale un tocco personale e soprattutto renderlo un ambiente fuori dal comune, Christopher ha deciso di aprirlo, il venerdì e il sabato, anche al ballo. Dopo cena, intorno alle 23, la cucina viene chiusa e il Lysverket si trasforma in un locale dove si può ballare e sedere ai tavoli sorseggiando un drink. Insomma, è un luogo delizioso e informale, con un servizio ai tavoli brillante e giovane. La cameriera spagnola Carmen, originaria di San Sebastián, non si fa dimenticare. Insomma, se andate a Bergen, il Lysverket è un ristorante da non perdere. www.lysverket.no.