
Oggi si parla spesso di offerta turistica integrata, e con tale espressione ci si riferisce principalmente a comuni e a territori che offrono una possibilità di fruizione pressoché completa dei luoghi di interesse. Più rari sono invece i casi di singole aziende che possano vantare al loro interno una simile offerta che spazi dall'arte alle bellezze paesaggistiche, dall'ospitalità alla possibilità di organizzazione di eventi e di cerimonie. Una di queste è in Toscana, alle porte di Firenze, e si chiama Villa Medicea di Lilliano. La villa in origine era la fattoria e il casino di caccia della vicina Villa di Lappeggi e i Medici l'avevano specializzata nella coltura dei fiori che servivano ad abbellire le loro varie residenze. Forse dunque il nome di Lilliano potrebbe derivare da lilium, il fiore del giglio simbolo di Firenze e tanto caro ai Medici. Alcune scene di caccia dipinte sulle porte del corridoio centrale della villa raccontano bene gli svaghi venatori che vi ebbero luogo. Benché documentata fin dal Medioevo e ampliata poi nel Seicento da Ferdinando II, non si hanno molte notizie storiche di Lilliano, Sappiamo solo che nel 1709 vi venne ospitato il re di Danimarca, a dimostrazione di quanto la villa fosse diventata importante e non fosse più considerata dai Medici una dipendenza di Lappeggi.

Acquistata dalla famiglia Malenchini nel 1846, Lilliano divenne al centro di una importante produzione di vino e di olio arrivata fino ai giorni nostri. Oggi la proprietà è di Marina Malenchini, che da anni ricopre la carica di presidente del Consorzio Chianti Colli Fiorentini e che risiede a Lilliano nella stagione estiva. Insieme a Marina lavora in azienda la figlia Diletta, ed è proprio Diletta all'origine della trasformazione della villa in luogo di accoglienza. Diletta racconta che un giorno, parlò a un suo lontano parente argentino (un ramo della famiglia Malenchini si trasferì in Argentina nel XIX secolo) del suo sogno di trasformare Lilliano in un luogo d'eccezione con una offerta turistica integrata che comprendesse case e appartamenti di lusso, spazi per l'organizzazione di matrimoni e di eventi, degustazioni dei prodotti di fattoria e visite alla cantina. Insomma, un progetto che facesse di Lilliano un luogo per turisti alla ricerca di molto più di una semplice vacanza sulle colline intorno a Firenze (la città dista pochi chilometri e la villa si trova nel comune di Bagno a Ripoli). Si dà il caso che quel suo lontano cugino fosse Fernando Malenchini, dello studio di architetti Pondal Malenchini, che ha realizzato il Cavas Wine Lodge di Mendoza, che io ho avuto la fortuna di visitare qualche anno fa. Il Cavas Wine Lodge, immerso tra le vigne di Mendoza ai piedi delle Ande argentine, fa parte della catena dei Relais & Chateaux ed è stato il primo esempio di relais tra le vigne di tutto il Sud America. Quella “innocente” chiacchierata tra lontani cugini si è ben presto trasformata in un progetto, e oggi quel progetto possiamo ammirarlo nel suo insieme.
Difficile trovare un punto di partenza per la descrizione di Lilliano, proprio perché di un insieme coerente si tratta. Certo che il giardino antistante la villa, con le sue piante di limoni e la fontana, resta uno dei luoghi più incantevoli di Lilliano. E proprio sul giardino si apre la Limonaia, che è stata eletta ad accogliere matrimoni, fotoshooting, cerimonie ed eventi. Da poco il comune di Bagno a Ripoli ha dato a Lilliano l'autorizzazione a celebrare matrimoni, e questo significa che gli sposi possono convolare a nozze direttamente alla villa alla presenza di un ufficiale del Comune. Ma per organizzare un matrimonio non occorre soltanto un bel luogo, e Lilliano ha deciso di contornarsi di uno staff di professionisti importanti, ognuno dei quali svolge un ruolo fondamentale all'interno dell'organizzazione. Prima di tutto Eric Veroliemeulen, l'estate manager di Lilliano, olandese di nascita ma ormai toscano da anni e con importanti esperienze alle spalle nel settore. Eric non è soltanto un direttore, perché possiede una naturale propensione a “curare” gli ospiti in ogni loro passo all'interno della tenuta. Premuroso e creativo, Eric è dotato anche di una spontanea simpatia che coinvolge subito al primo incontro. Impossibile non sentirsi a proprio agio con lui. Insieme a Eric, il deus ex machina di Lilliano, collabora Daniela Tripodi, la wedding planner di The Tuscan Wedding (www.thetuscanwedding.com). Al contrario di Eric, Daniela è fiorentina di nascita ma ha alle spalle anni di lavoro all'estero, fino a quando non ha deciso di tornare e di fondare la sua agenzia che oltre a matrimoni organizza eventi di varia natura. Professionale e attentissima ai particolari, Daniela esprime fiducia e serenità. Parlare con lei significa immergersi in un mondo - quello dei matrimoni e in maniera particolare dei matrimoni di stranieri che eleggono Lilliano come posto per il loro giorno più importante – che ha risvolti sorprendenti, fatti di esigenze grandi e piccole alle quali bisogna essere pronti a rispondere immediatamente. E Daniela risponde subito, con garbo e delicatezza, trovando la soluzione più opportuna, regalando sorrisi e risolvendo le ansie.

Ma nessun matrimonio può essere celebrato senza una torta, ed ecco che entra in scena Melanie, “la dolce Melanie”. Sposata con lo chef fiorentino Paolo Secciani, Melanie ha il suo laboratorio in via Romana. Lì crea le sue torte nuziali che vanno ben al di là di un semplice dolce da tagliare a quattro mani. Le torte di Melanie Secciani sono infatti vere e proprie creazioni, capaci di intonarsi perfettamente a tutta la coreografia scelta dagli sposi come anche di ispirarsi al paesaggio toscano, riproducendone colori e forme (www.tuscanweddingcakes.com).
Insomma, uno staff a tutto tondo che garantisce che a Lilliano si possa veramente celebrare “il più bel giorno della vita”.
Ma al di là di queste occasioni, il fascino di Lilliano vive tutto l'anno con la sua storia e i suoi panorami, con i suoi grandi Chianti Colli Fiorentini Docg, con lo straordinario olio extra vergine di oliva e con il calore che Marina e Diletta Malenchini insieme ad Eric Veroliemeulen sanno creare. Un calore e un'ospitalità che sono veramente “per sempre”.
Insomma, uno staff a tutto tondo che garantisce che a Lilliano si possa veramente celebrare “il più bel giorno della vita”.
Ma al di là di queste occasioni, il fascino di Lilliano vive tutto l'anno con la sua storia e i suoi panorami, con i suoi grandi Chianti Colli Fiorentini Docg, con lo straordinario olio extra vergine di oliva e con il calore che Marina e Diletta Malenchini insieme ad Eric Veroliemeulen sanno creare. Un calore e un'ospitalità che sono veramente “per sempre”.
Tutte le foto pubblicate nell'articolo sono di proprietà della Villa Medicea di Lilliano