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Gli extra vergine del Frantoio Gaudenzi a Eataly Roma

5/31/2012

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Gli extra vergine del Frantoio Gaudenzi

entrano a Eataly Roma.

Air Terminal Stazione Ostiense

Trevi, 31.5.2012

E’ un anno estremamente importante il 2012 per la famiglia Gaudenzi, perché oltre ai prestigiosi premi ricevuti dalle guide uscite a primavera e all’ingresso sul mercato olandese, gli extra vergine che nascono nel celebre frantoio di Trevi sono stati selezionati da Eataly per il nuovo punto vendita dell’Air Terminal della Stazione Ostiense a Roma.
Con i suoi circa 17.000 metri quadrati di esposizione, Eataly Roma sarà il più grande spazio al mondo interamente dedicato alle eccellenze agroalimentari made in Italy.
Tra queste non potevano certo mancare gli extra vergine del Frantoio Gaudenzi, considerati un’eccellenza assoluta in termini di qualità globale. Una filiera interamente controllata in prima persona - dalla cura degli olivi alla frangitura e al confezionamento - unita a una costanza produttiva riconosciuta a livello nazionale e internazionale fanno del Frantoio Gaudenzi un punto di riferimento obbligato.
Pratiche agronomiche sostenibili, aderenza al territorio e alle cultivar autoctone, eccellente rapporto qualità prezzo: questi i tre assi del Frantoio Gaudenzi che gli hanno tra l’altro quest’anno valso il titolo di “olio slow” nella Guida agli Extra Vergini di Slow Food.
Gli oli selezionati per Eataly Roma sono il Gaudenzi Extra Vergine di Oliva e Quinta Luna, ossia l’olio più conosciuto del frantoio e anche quello che rappresenta la fetta più importante dell’intera produzione.
Quinta Luna è la prima selezione a nascere ogni anno nel frantoio, e viene prodotta con le olive colte a partire appunto dalla quinta luna dopo la fioritura, ossia agli inizi del mese di ottobre. Considerato un vero e proprio “novello” dell’extra vergine, Quinta Luna ha fatto in questo senso scuola.

A Eataly Roma – la cui apertura è prevista prossimamente -  le due selezioni di extra vergine  saranno anche oggetto di degustazioni condotte in prima persona da Francesco Gaudenzi e da suo figlio Stefano.


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Riccardo Tedeschi wine maker of the year in Canada

5/30/2012

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A Riccardo Tedeschi il

Riedel Wine Maker Award of the Year

della Cambridge Food & Wine Society di Toronto

 

Pedemonte, 30.5.2012

Riccardo Tedeschi è il miglior wine maker dell’anno per la Cambridge Food & Wine Society di Toronto, un’associazione nata nel 1988 per educare al vino. L’associazione non soltanto tiene corsi di degustazione ma sostiene anche gli studenti meritevoli con borse di studio.

Ogni anno l’associazione, nel corso di una serata di gala, assegna tre importanti riconoscimenti, tra i quali il Riedel Wine Maker of the Year Awards che va a colui che in Canada viene considerato il miglior enologo dell’anno.

Riccardo Tedeschi riceverà il premio il 26 giugno prossimo nel corso del galà dinner che si terrà a Toronto al DT Bistrot. Chef d’eccezione per la serata sarà Donald A. Duoung, vincitore del premio riservato alla categoria degli chef e che ha già avuto l’onore di cucinare per il Papa e per la Regina d’Inghilterra.

Lo scopo del riconoscimento è quello di premiare persone che si siano distinte per la loro elevata professionalità e per il servizio reso alla comunità. A Riccardo Tedeschi vengono  dunque riconosciute non soltanto le qualità professionali di enologo, ma anche l’impegno a promuovere e valorizzare l’Amarone e tutti i vini della Valpolicella in Canada.

Il Canada è da anni il primo mercato per i vini dell’Agricola Fratelli Tedeschi, e da solo assorbe circa il 30% della produzione.

L’Amarone Classico e il cru Amarone Monte Olmi hanno molto contribuito alla attuale fortuna che questo vino sta riscuotendo tra i consumatori canadesi, che ne apprezzano in modo particolare le doti di eleganza e territorialità.

Un riconoscimento importante, dunque, per Riccardo Tedeschi e per l’intera famiglia della cantina di Pedemonte che con lui collabora ogni giorno per produrre quei vini di grande qualità e dal carattere inconfondibile che tanto piacciono ai wine lovers canadesi.


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Tuscan Rewind: il grande rally torna sulle strade bianche di Caparzo

5/28/2012

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Tuscan Rewind torna a Caparzo

il 10 giugno per la tappa di Badia Ardenga

 

Montalcino, 28.5.2012

Tuscan Rewind -  la gara rallistica nata nel 2010  che si svolge interamente su sterrato e che è riservata alle auto costruite tra il 1970 e il 1992 – torna a Montalcino il 9 e il 10 giugno prossimo.
Caparzo, uno dei main sponsor della manifestazione, sarà ancora una volta protagonista dell’evento. Come sempre il percorso della gara sarà tenuto segreto fino all’ultimo, ma possiamo anticipare che per questa terza edizione il tracciato prevede di passare molto vicino alla sede aziendale di Caparzo, dalla quale dunque sarà possibile ammirare le tante e belle automobili che si cimenteranno sulle strade bianche tutto intorno alla cantina.
Organizzata da Motorproject, in collaborazione con REW Event e in sinergia con Montalcino Motorsport, la gara sarà preceduta da un apripista di eccezione: il pilota senese Alessandro Nannini che per l’occasione sarà al volante di una Subaru Impreza.
L’organizzazione ha già ricevuto molte adesioni, alcune delle quali assai prestigiose. Ci saranno infatti l’uruguaiano Gustavo Trelles, pluricampione mondiale Produzione qualche anno fa; Federico Ormezzano con la Talbot Lotus, Bruno Bentivogli con l’Alfa Romeo Alfetta Gtv e Gabriele Noberasco e Peter Zanchi a bordo di due Lancia Delta.
E proprio in occasione dei 25 anni della Lancia Delta andrà in scena una parata riservata alla mitica autovettura torinese, aperta a tutti i possessori di Delta e con la partecipazione anche di alcuni grande campioni del passato che con questa macchina hanno gareggiato.
Insomma, un Tuscan Rewind che darà grande spettacolo quello di quest’anno, e che animerà la campagna ilcinese con il rombo dei motori.
Le due tappe che toccheranno Caparzo sono previste entrambe per la giornata di domenica 10 giugno, a partire dalle ore 11.28 e dalle 14.07.
Un grande spettacolo, dunque, che sarà preceduto dalla cena dell’8 giugno in cantina riservata ai piloti in gara, a rimarcare quel rapporto tra grandi vini e grandi macchine inaugurato a Caparzo l’anno passato.


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La nuova etichetta di Brolio Chianti Classico

5/11/2012

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Brolio Chianti Classico si rinnova

e nella capsula riappare

un antico simbolo di Barone Ricasoli

 

Brolio, 11.5.21012

Brolio Chianti Classico, uno dei vini portabandiera di Barone Ricasoli, si presenta con una nuova veste, frutto di un restyling dell’etichetta che ne ha impreziosito l’immagine.

Un’immagine più pulita e il blasone della famiglia Ricasoli in rilievo e con i colori originari sono i tratti salienti della nuova etichetta, che per altro mantiene intatta la sua riconoscibilità e il suo impianto sostanziale.

Questo vino fresco eppure dotato di una struttura complessa è diventato ormai la pietra di paragone del Chianti Classico in versione giovane, e il restyling dell’etichetta intende proprio sottolineare questo suo fondamentale ruolo  all’interno del territorio di produzione.

Un grande vino per ogni occasione, ma soprattutto un vino che esce dalle cantine di Brolio e che porta avanti coerentemente una storia plurisecolare e quanto mai viva e capace di esprimersi al passo con i tempi.

E proprio al carattere dell’azienda fa riferimento il trapano da diamante posto sulla capsula, che da ora in poi apparirà anche su quelle di tutte le altre bottiglie di Barone Ricasoli.

Il trapano da diamante era già stato usato in passato a Brolio, e Francesco Ricasoli ha voluto recuperarlo proprio per la sua qualità di simbolo distintivo dell’azienda. Grande impegno, precisione, cura del dettaglio: questi gli imperativi che Barone Ricasoli persegue ogni giorno, in vigna e in cantina ma anche in materia di offerta turistica.
Un trapano da diamante dunque a simbolo di una qualità perseguita in maniera capillare e senza compromessi di sorta.
Non è un caso che sia Brolio Chianti Classico a “indossare” per primo il simbolo, a far capire che impegno, precisione e cura del dettaglio sono i tre capisaldi sui quali poggia l’intera produzione di Barone Ricasoli, a partire dunque dai vini più giovani fino a quelli più maturi e destinati al lungo invecchiamento.


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Il giallista Marco Vichi a cena a I Balzini

5/10/2012

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Marco Vichi, il padre del commissario Bordelli,

a cena a I Balzini in occasione

della presentazione del suo nuovo romanzo

“La vendetta”


 

Barberino Val d’Elsa, 10.5.2012

“Ho iniziato a bere vino nel 1992, quando è morto mio padre. Fu lui nel 1958 ad acquistare la proprietà all’Impruneta dove oggi abito. Produceva sia vino che olio, ma io non mi sono interessato al vino fino alla sua morte. Iniziare a bere vino è stato un po’ come continuare il rapporto con lui. Mi sono appassionato, e oggi quando la mia cantina scende sotto le 100 bottiglie entro in crisi”. Così lo scrittore Marco Vichi – autore di una fortunata serie di polizieschi ambientati nella Firenze anni Sessanta e che vedono protagonista il commissario Bordelli – descrive il suo rapporto con il vino, mentre sorseggia una delle etichette prodotte da I Balzini.
Invitato da Antonella D’Isanto in occasione della sua prima presentazione toscana del nuovo romanzo “La vendetta”, Marco Vichi per una sera è stato circondato dal vino e da un nutrito gruppo di giornalisti della stampa enogastronomica. Una tavolata assai conviviale che per una sera ha trasformato la bella sala di degustazione de I Balzini in una sorta di cenacolo eno-letterario, allietato dai piatti preparati personalmente da Antonella e dalla giovane figlia Diana, entrambe raffinatissime cuoche.
“Questi vini hanno un filo conduttore ben riconoscibile e non saprei dire quello che preferisco. Mi piacciono molto e sono affascinato dalla loro coerenza e appunto da questa base comune che mi ha accompagnato per tutta la serata”: questo il commento di Marco Vichi sui vini di Antonella e Vincenzo D’Isanto, che hanno offerto all’autore e agli altri ospiti una carrellata completa della propria produzione.
La serata è stata il coronamento della presentazione del romanzo “La vendetta” che si era tenuta presso la Sala Espositiva Ugo Capocchini del Comune di Barberino nel pomeriggio. Una presentazione molto animata da domande del pubblico, che ha mostrato tutto l’affetto con il quale segue le fatiche letterarie dello scrittore fiorentino. Marco Vichi ha parlato dei suoi maestri - da Dostoevskij a Dürrenmatt, da Beppe Fenoglio a Primo Levi -, della sua particolare tecnica di scrittura che fa sì che l’intreccio si componga pagina dopo pagina e della figura del commissario Bordelli, che deve molto alla storia di suo padre. “Quando scrivo non so mai cosa accadrà alla pagina successiva. Scrivo da lettore, per vedere come la storia andrà a finire. Non creo niente e non invento niente, mi limito a scoprire.”
Alla fine della presentazione l’assessore Silvano Bandinelli ha strappato a Vichi la promessa di presentare in anteprima assoluta a Barberino il suo prossimo romanzo, e c’è da credere che Antonella non si farà sfuggire l’occasione per invitare nuovamente a cena l’autore e di riorganizzare un’altra serata eno-letteraria allietata da tutte le grandi etichette de I Balzini.


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Si è chiusa Orizzonte Nizza 2012

5/8/2012

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Si è chiusa Orizzonte Nizza 2012,

con un ottimo viatico per la richiesta della Docg

 

 


Orizzonte Nizza, che ha affollato di giornalisti il Foro Boario sabato 5 maggio, si è conclusa con ottime premesse per l’annata 2009, quella attualmente in commercio, degustata durante la mattinata di lavori che ha visto anche un’interessante serie di domande e risposte tra i degustatori della stampa italiana e i produttori.
Ma quest’anno la manifestazione – che ha avuto l’avallo del Consorzio di Tutela Vini d’Asti e del Monferrato – ha avuto un’appendice di estremo interesse per i partecipanti, perché nel pomeriggio si è tenuta la grande verticale in onore del decennale dell’Associazione Produttori del Nizza, costituitasi nel 2002 in seguito al riconoscimento della sottozona della Doc Barbera d’Asti Superiore Nizza. 16 splendidi vini in rappresentanza delle annate 2008, 2007, 2006, 2005, 2004, 2003, 2001 e 2000 (il 2002 non è stato prodotto). Due etichette per annata dunque, scelte dalle stesse aziende in base all’interpretazione della vendemmia. Una carrellata per verificare la storia di questo vino e soprattutto la sua capacità di reazione alle diversità – e a volte anche alle difficoltà – comportate da ogni singola annata. Prendiamo per esempio il 2003: l’assaggio ha colpito non poco per la freschezza dei vini, a dir poco sorprendente in annate così calde che hanno comportato problemi di surmaturazione delle uve sulle piante in buona parte d’Italia. La Barbera dunque riesce a superare anche la prova del caldo torrido, confermandosi un vitigno di gran razza, se ancora ci fosse bisogno di dimostrarlo. Il 2000 ha poi conquistato tutti: a distanza di 12 anni dalla vendemmia si è confermato un vino di rara eleganza e di grandissima piacevolezza, vivace e capace di grandi espressioni.
Insomma, una verticale che ha ampiamente soddisfatto giornalisti e produttori, che hanno così avuto la possibilità di verificare il cammino percorso insieme in questi dieci anni, supportati anche da alcuni “saggi” che sono stati premiati per il loro impegno a supporto alla zona di produzione. I saggi che hanno ricevuto il riconoscimento sono stati: il giornalista Cesare Pillon, Giovanni Ruffa di Slow Food, Fabio Gallo di AIS Piemonte,  Giovanni Longo di Vinarius e Roberto Ferretto dell’Associazione Ristoratori della Provincia di Asti.
La giornata dunque è stata un ottimo viatico alla richiesta della Docg, che i produttori vogliono fortemente per meglio comunicare ai consumatori la grande qualità dei loro vini.


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Al via Orizzonte Nizza 2012

5/4/2012

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 La degustazione dell’annata 2009,
la verticale dal 2000 al 2008
e infine anche la premiazione dei 5 saggi.

Tutto questo è Orizzonte Nizza 2012
Foro Boario, Nizza Monferrato, 4 maggio 2012





Orizzonte Nizza 2012 cade nel decennale della nascita dell’Associazione Produttori del Nizza, costituitasi il 19 novembre 2002 in seguito al riconoscimento della sottozona della Barbera d’Asti Superiore che fa capo alla cittadina del Monferrato.

Per sottolineare l’importanza della ricorrenza e per mostrare la ferma volontà dei produttori di andare avanti nel proprio cammino di qualità, l’Associazione ha deciso di organizzare una grande degustazione, che si aprirà domani 5 maggio presso il Foro Boario di Nizza Monferrato.

La mattina sarà la volta della presentazione dell’annata 2009. Ben 25 saranno le etichette in degustazione di altrettante aziende associate. La mattinata si chiuderà con una “merenda monferrina” ambientata in piena zona di produzione, presso una delle aziende produttrici di Nizza.

Nel pomeriggio invece si terrà la grande verticale con una ventina di etichette a partire dal 2000 fino al 2008, a esclusione dell’annata 2002 che non è stata prodotta. Le etichette sono state selezione dal comitato tecnico dell’associazione in base alla loro interpretazione dell’annata. “In questo modo – racconta Gianluca Morino presidente dell’Associazione - sarà possibile per tutti cogliere l'evoluzione della nostra Barbera anno per anno, da quello più caldo a quello più fresco, e capire cosa riusciamo a fare noi produttori adottando le giuste scelte colturali prima e di cantina poi.”

Al termine della verticale, intorno alle 18, i produttori premieranno i “saggi”, ossia quelle persone che in questi dieci anni hanno seguito da vicino il lavoro delle aziende, supportandole e aiutandole a crescere. I 5 saggi prescelti vengono dal mondo della produzione, della commercializzazione e della comunicazione.

Al termine della giornata, una grande cena con musica allieterà gli ospiti presso l’Enoteca La Signora in Rosso di Nizza Monferrato.


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Il Brunello di Caparzo a Divino Tuscany

5/3/2012

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                                                            A Divino Tuscany 2012

                                                            i mostra tutti i Brunello

                                                                prodotti a Caparzo

 

                                      Firenze, Grand Hotel Villa Cora, 17-20 maggio

 

Caparzo, 2.5.2012

Ancora una volta Caparzo, la splendida azienda di Montalcino di proprietà di Elisabetta Gnudi Angelini, sarà tra i protagonisti di Divino Tuscany, il format ideato da James Suckling di scena a Firenze tra il 17 e il 20 maggio prossimo.
La novità dell’evento sta tutta nella sua formula, che “espone” i vini in contesti inusuali e di grande impatto culturale e artistico. Le location sono esclusive, a partire dalle splendide sale di Palazzo Corsini a Firenze che ospiteranno il Galà Dinner.
L’anno passato gli oltre 500 partecipanti sono approdati nel capoluogo toscano da 18 paesi diversi, e per quest’anno gli organizzatori si aspettano un ulteriore incremento di nazionalità.
Il successo di Divino Tuscany registrato già alla sua prima edizione fa ben sperare per questo nuovo appuntamento per il quale Elisabetta Gnudi Angelini ha selezionato personalmente i vini.
Il Brunello Caparzo, portabandiera aziendale, sarà presente alla merenda finale a Villa Il Palagio, residenza toscana di Sting. L’annata prescelta sarà il 2006, la stessa selezionata anche per il Brunello La Casa, il cru aziendale che anno dopo anno dà lezioni di stile facendo capire quanto il territorio di Montalcino sappia dare in termini di eleganza. Il Brunello La Casa 2006 sarà presente ai due Grand Tasting del 18 e del 19 maggio a Villa Cora, al Galà Dinner di Palazzo Corsini e infine anche alla cena al Teatro del Sale prevista per la sera del 19.
Un altro grande 2006 firmato Caparzo, ossia il Brunello Riserva, sarà in scena alla cena di gala e, dulcis in fundo, sia nel corso dei Grand Tasting che nella cena inaugurale del 17 maggio a Villa Cora sarà servito anche il Brunello La Casa 2003. Annata assai particolare il 2003, ma che grazie alla favorevole posizione del vigneto La Casa, nella zona nord di Montalcino, ha dato risultati eccellenti, e che dunque sarà un vero e proprio privilegio poter degustare a 9 anni dalla vendemmia in occasione di Divino Tuscany,

Come sempre, Elisabetta Gnudi Angelini sarà presente nel corso dei vari appuntamenti previsti dalla manifestazione, e saranno le sue parole a raccontare agli appassionati di tutto il mondo la sua fantastica avventura tra le vigne di Montalcino.


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