Secondo il presidente del Consorzio Carlo Santarelli, questo successo è soprattutto dovuto alla maggiore consapevolezza da parte dei consumatori, che vogliono prodotti garantiti e non soltanto di qualità. Essere sicuri della provenienza di un prodotto e sapere che questo è sottoposto a controllo è dunque diventato un mantra per il consumatore moderno, ma è anche vero che il Pecorino Toscano Dop ha saputo conquistarne prima di tutto il palato, con quelle sue caratteristiche organolettiche ben definite e riconoscibili. E il Pecorino Toscano Dop piace sia nella versione “tenero” che “stagionato”, visto che non ci sono grandi differenze nelle vendite delle due tipologie. E come tutti i formaggi di successo, anche il nostro Pecorino Toscano Dop purtroppo ha le sue imitazioni. Il direttore del Consorzio Andrea Righini ha spiegato che il “luogo” dove è più facile reperire imitazioni e falsi pecorini è naturalmente Internet, seguito – anche qui purtroppo – dal nostro paese, dove i controlli hanno evidenziato imitazioni spesso rintracciabili su mercatini rionali e fiere. La grande distribuzione invece rappresenta il luogo dove si può essere sicuri dell’acquisto, e va anche sottolineato il fatto che negli ultimi anni anche le gastronomie e i negozi di nicchia hanno iniziato a offrire Pecorino Toscano Dop, selezionandone tipologie e produzioni.
Dunque, quando addentiamo una fetta di Pecorino Toscano Dop, dovremmo pensare che questo semplice gesto di gola aiuta il paesaggio toscano e aiuta migliaia di addetti che in questo prodotto hanno da sempre creduto e scommesso, anche durante i tempi bui, anche quando il formaggio in Italia era ben lontano dall’aver raggiunto quel posto d’onore sulle tavole private e di ristoranti che gli spetta di diritto. E sto parlando di anni non troppo lontani da noi.