
1950 American Dinner, via Guelfa 43, tel. 055 281193
Patrizia Cantini Wine & Food Communication |
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Nostalgia di American Graffiti? Voglia di brunch, di breakfast, milkshake, brownies, pancake, cupcake? Ha da poco riaperto in una sede molto più grande rispetto a quella di via del Moro “1950 American Dinner” che in 1000 metri quadri all’angolo tra via Nazionale e via Guelfa, mette a disposizione dei fiorentini 300 coperti tutti rigorosamente american style. La famiglia Tramonti-Menta dunque ha aperto il suo nono locale dedicato ai favolosi anni Cinquanta americani, gli anni delle Cadillac, delle mamme con gli occhiali a farfalla e di quella biondissima Marilyn Monroe che ne è stata il vero simbolo. Anni squillanti, segnati dal rock ‘n roll, dai musical e dalla voglia di ballare. Anni che si contrapponevano in maniera caparbia alle brutture vissute durante il secondo conflitto mondiale, e che già facevano presagire quello che sarebbe venuto dopo. Anni pieni di colori, gli stessi che adornano questo grande locale dove le cameriere sui pattini portano hamburger, chicken nuggets, bagels e molti altri piatti a stelle e strisce. Difficile descrivere il menù, perché vi si trovano ben 121 voci, tra antipasti, piatti messicani, piatti americani, piatti alla griglia, bagels, sandiwich, panini, burger, insalate, contorni, tortillas e dessert. Ci sono piatti per celiaci e piatti per vegani, menù per bambini e colazioni in puro stile americano. Il locale infatti apre alle 7 di mattina e resta a disposizione fino alle 1 di notte, sette giorni su sette e durante tutto l’anno, Natale compreso. ![]() C’è poi un programma di intrattenimento ambizioso che inizierà a gennaio 2017 e che prevede, tra le varie cose, anche la possibilità una volta alla settimana di seguire lezioni di ballo swing. La musica dal vivo sarà naturalmente uno dei punti forti dell’intrattenimenti al “1950 American Dinner” di via Nazionale, e le famiglie con bambini potranno usufruire di un’apposita area dedicata ai più piccoli. Gli appassionati di rugby, baseball e basket hanno invece la Sporty Room con mega schermi per seguire gli incontri. Insieme allo sport l’area è riservata anche a quei tipici giochi anni Cinquanta come il flipper, le freccette e il biliardo. Insomma, un locale divertente e molto adatto ai giovani, ma anche il luogo perfetto per un brunch domenicale o per un caffè americano nel pomeriggio. Un luogo che mette allegria, perché quegli anni Cinquanta rappresentano ancora oggi per tutti noi (che in molti casi non li abbiamo vissuti) il simbolo di un riscatto. Un’epoca felice che tutti vorremmo poter far rivivere, quando andare fuori a cena significava veramente stare in compagnia. 1950 American Dinner, via Guelfa 43, tel. 055 281193
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![]() Giorgio Franci tra i 36 eroi dell'agroalimentare italiano premiati dal Gambero Rosso in occasione dei festeggiamenti del trentennale Ci sono persone che indicano una strada; ci sono imprenditori che precorrono i tempi; ci sono uomini e donne che inseguendo la propria idea sanno farla diventare patrimonio di tutti. A queste persone, a questi uomini e donne, a questi imprenditori dell’agroalimentare nazionale il Gambero Rosso, in occasione dei festeggiamenti del proprio trentennale, ha voluto dedicare un premio eleggendoli “eroi del made in Italy”. Era il 1986 quando il Gambero Rosso vide la luce, e in questi 30 anni il comparto agroalimentare italiano ha vissuto una vera e propria rivoluzione all’inizio sostenuta da uno sparuto gruppo di giornalisti che sul vino, sull’olio e sugli altri grandi prodotti del nostro paese ci ha creduto profondamente. ![]() Giorgio Franci all’epoca era ancora uno studente, e si dovette aspettare il 1995 per vedere entrare in commercio la prima bottiglia di Villa Magra. Il clima era cambiato, e si erano aperti gli spazi per tutti coloro che, esattamente come Giorgio, erano convinti che all’olio extra vergine di qualità spettasse un ruolo importante. Le ricerche medico-scientifiche seguite negli anni hanno ampiamente dimostrato la fondamentale importanza dell’olio extra vergine di oliva di qualità elevata nella dieta umana, dando ragione a quei precursori che con caparbietà erano riusciti ad accendere i riflettori su uno dei più importanti prodotti dell’agroalimentare italiano e componente imprescindibile della dieta mediterranea. 36 sono stati i riconoscimenti dati dal Gambero Rosso agli eroi del made in Italy, suddivisi in 12 diverse categorie. A eleggere questi eroi hanno contribuito una nutrita schiera di giornalisti esperti di enogastronomia. “È un grande onore per me e per la mia famiglia far parte di questa lista di colleghi e amici con i quali abbiamo condiviso la strada che ha reso il made in Italy agroalimentare amato e apprezzato in ogni paese al mondo. È una emozione forte, come forse non avevo mai provato prima”. Con queste parole Giorgio Franci ha commentato il riconoscimento, diverso da tutti gli altri ricevuti fino a ora. Una sorta di premio alla carriera per un giovane uomo che di strada da fare ne ha ancora tanta, e che di cose da dire in fatto di olio extra vergine di oliva ne riserva ancora molte. Parte domani mattina la consueta non stop organizzata dalla famiglia Gaudenzi in occasione del ponte dell’Immacolata.
Da anni ormai questo anticipo di vacanze natalizie è l’occasione per i tanti clienti del frantoio che vivono al di fuori dell’Umbria di recarsi a Trevi per acquistare l’amatissimo extra vergine prodotto da Rossana, Francesco, Stefano e Andrea. La fedeltà della clientela della famiglia Gaudenzi è una delle caratteristiche di questo frantoio, e coloro che non riescono a recarsi a Trevi ordinano attraverso il sito internet. Francesco Gaudenzi commenta positivamente l’annata, anche se la produzione totale ha subito un lieve calo dovuto alla fisiologica alternanza produttiva tipica di tutte le specie arboree e dell’olivo in maniera particolare. L’anno scorso era stata un’annata particolarmente abbondante, e dunque era già previsto che quest’anno gli alberi avrebbero prodotto una quantità inferiore di olive. Da un punto di vista della qualità i Gaudenzi sono pienamente soddisfatti, anche perché controllando l’intera filiera dell’olio – dalla cura delle piante fino alla frangitura – sono stati come sempre molto accorti a seguire l’andamento vegetativo. Il costante monitoraggio delle piante ha escluso attacchi di mosca come invece si sono registrate in molte altre zone italianne. “L’agricoltura è un’attività antropica – precisa Francesco – e dunque va gestita, non può essere lasciata al caso”. La raccolta come sempre è cominciata a fine settembre per Quinta Luna, e poi ha proseguito fino a buona parte del mese di novembre. Le selezioni sono tutte pronte, e quest’anno “6 Novembre” è un mono cultivar Moraiolo proveniente da un’oliveta vicina al frantoio e posta a 250 metri di altitudine. La raccolta particolarmente precoce di questa parcella ha dato vita a un olio molto equilibrato e con persistenti sentori erbacei uniti a quelli del carciofo, entrambi tipici della cultivar. Anche Chiuse di Sant’Arcangelo è un mono cultivar Moraiolo, che quest’anno si caratterizza per una intensità e una fragranza potenti già adesso, per quanto come è noto il Moraiolo abbia bisogno di maggior tempo per aprirsi del tutto. Bilancio positivo dunque per i Gaudenzi, che aspettano clienti vecchi e nuovi presso il loro frantoio alle porte di Trevi per la consueta non stop destinata a durare fino a tutta domenica 11 dicembre. |
Patrizia Cantini
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April 2021
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