I 20 ettari di nuovi oliveti saranno completati a ottobre 2019, e l’impianto è organizzato in tre diverse fasi. La prima, che è appena iniziata, vedrà la messa a dimora di 2.000 piante, 1.400 delle quali di Frantoio e le restanti 600 di Leccino e Leccio del Corno. Seguirà a primavera prossima l’impianto di 1.000 piante di Moraiolo e infine, ad autunno 2019, gli oliveti saranno completati con altre 3.000 piante delle cultivar Sanfelice, Nostrale di Rigali e Dolce Agogia.
Il professor Maurizio Servili dell’Università di Perugia, che collabora da anni con la famiglia Gaudenzi, nel corso della presentazione del progetto ha voluto sottolineare l’importanza che due giovani abbiano deciso di dedicare la propria vita all’olivicoltura, in un momento in cui l’Italia è purtroppo l’unico paese al mondo dove la produzione di olio extra vergine diminuisce, a fronte di una Spagna che da sola rappresenta il 40% della produzione mondiale di olio. Andrea e Stefano Gaudenzi, di rispettivamente 25 e 29 anni, hanno semplicemente risposto che in frantoio sono nati e non vedevano per loro stessi altro panorama futuro se non quello di dedicarsi all’olio. Insomma, hanno abbracciato con felicità la loro vocazione di figli d’arte, e mamma Rossana e papà Francesco non possono che esserne felici e orgogliosi.