
Nel suo nuovo romanzo
“Fantasmi del passato”
lo scrittore Marco Vichi manda
il commissario Bordelli a indagare a I Balzini
Barberino Val d’Elsa, 28.7.2014
“Mi scusi, sto cercando il podere I Balzini.” Così il commissario Bordelli – l’investigatore fiorentino creato dalla penna di Marco Vichi – chiede a una vecchia signora poco fuori le mura di Barberino Val d’Elsa.
Il “podere” di Antonella e Vincenzo D’Isanto entra così nell’ultimo poliziesco dello scrittore fiorentino che con “Il commissario Bordelli” nel 2oo2 ha conquistato il pubblico italiano e straniero amante dei noir.Ma come mai Bordelli va in cerca proprio dei Balzini? Perché Antonella D’Isanto e il marito Vincenzo hanno conosciuto Vichi circa due anni fa in occasione dell’uscita di un altro romanzo, “La vendetta”, che venne presentato anche a Barberino Val d’Elsa e poi festeggiato insieme a un ristretto numero di ospiti proprio a I Balzini.Marco Vichi si è innamorato dei vini di Antonella e Vincenzo e ha dunque deciso di far loro una piccola grande sorpresa parlandone in un capitolo della sua ultima fatica. Bordelli approda a I Balzini indagando sulla morte di Antonio Migliorini, e appena arrivato al podere esclama: “Un bellissimo posto”. Nella finzione letteraria Antonella e Vincenzo diventano Giovanna e Olinto Marinari, e anche il vino de I Balzini nasce qualche anno prima di quanto non sia realmente avvenuto. Il romanzo infatti si svolge nel 1967, mentre invece la prima bottiglia de I Balzini risale agli anni Settanta. Ma ci sono sfumature del carattere dei due che corrispondono esattamente alla realtà, segno evidente che Vichi non si è limitato a degustare e ad apprezzare il vino ma anche a osservare i produttori e a cercare di leggere nel loro animo.“Adesso mia moglie è attaccata a questa terra come se ci fosse nata”, dice Olinto parlando di Giovanna. Ma potrebbe dire lo stesso Vincenzo a proposito di Antonella. E quando il commissario, dopo aver assaporato il vino nel bicchiere esclama “Magnifico”, Olinto semplicemente risponde: “No, non ancora… Ma lo diventerà”. In questa frase c’è tutta la certezza che Vincenzo ebbe agli esordi e allo stesso tempo il suo carattere da uomo pragmatico, che conosce il presente e lavora per il futuro.Un bel ritratto dei due produttori di Barberino Val d’Elsa, e un grande omaggio ai vini che nascono nei vigneti de I Balzini, da loro impiantati, cresciuti e curati con infinito amore.A volte diciamo che in Italia gli scrittori non considerano abbastanza il vino, quando in Francia invece questo entra sovente nella letteratura contemporanea come nel celebre “Monsieur Malaussènne” di Daniel Pennac.
Oggi Antonella e Vincenzo possono smentire l’affermazione mostrando le belle pagine a loro dedicate dallo scrittore Marco Vichi, grande interprete del romanzo poliziesco e anche grande appassionato dei vini de I Balzini.