
con applausi al convegno
sull’Umbria dell’olio e l’imprenditoria giovanile
Trevi, 30.11.2012
Francesco Gaudenzi – chiamato a parlare a una tavola rotonda dedicata all’Umbria dell’olio e all’imprenditoria giovanile – ha ripercorso tutte le tappe salienti dell’impresa di famiglia fondata dal padre Vittorio nel 1950. Ha ricordato di come lui e sua moglie Rossana nel 1994 presero la decisione di abbandonare i rispettivi lavori per subentrare a Vittorio; una vera scelta di vita che ha portato alla costruzione di un nuovo frantoio e al totale rinnovo dei macchinari.
Da quel momento gli extra vergine del Frantoio Gaudenzi non hanno mai smesso di vincere premi e di ottenere importanti riconoscimenti, tanto che nel 2009 Stefano, il primogenito di Rossana e Francesco, appena terminati gli studi superiori non ha avuto dubbi nel decidere di entrare in frantoio abbracciando lo stesso credo dei genitori. Oggi Stefano a soli 23 anni segue l’intero ciclo produttivo a fianco del padre, e realizza anche buona parte dei tagli che vanno a formare le selezioni del frantoio.
La tavola rotonda, che si è tenuta presso la Tenuta Conti Faina di Fratta Todina, in Umbria, era stata organizzata in collaborazione con il Lions Club Marsciano, e ha visto importanti contributi da parte di altri produttori umbri, oltre che gli interventi di Giuseppe Fontanazza, già direttore dell’Istituto di Ricerche sull’Olivicoltura del CNR Perugia e di Gianfrancesco Montedoro, professore emerito della Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia.
Cosa può attrarre i giovani nel mondo della produzione dell’extra vergine di oliva? Senza dubbio l’idea di fare impresa, e di rendere moderno uno dei mestieri più antichi del mondo. Francesco questo lo ha sempre saputo, e insieme a un’estrema attenzione al puro fattore produttivo non ha trascurato aspetti come quello della comunicazione e l’altro, fondamentale, della ricerca scientifica. Non a caso il suo intervento al convegno è stato accolto con applausi e congratulazioni proprio dai rappresentanti della comunità scientifica, che hanno riconosciuto in Francesco Gaudenzi un uomo capace di tradurre in pratica i risultati delle ricerche di laboratorio. Il professor Montedoro ha per esempio ricordato i propri studi in materia di refrigerazione delle olive prima della frangitura per mantenerne intatta la carica polifenolica e quindi aromatica. Dal canto suo Francesco ormai da anni accende le macchine alle 4 di mattina per poter lavorare olive che grazie alla temperatura notturna non superano mai i 12 °C. Al frantoio Gaudenzi alle 10 del mattino il lavoro giornaliero è già ultimato.
Francesco ha dunque creato un’impresa familiare basata su un’eccellenza produttiva che si sviluppa giorno per giorno, e che proprio per questo è in grado di dare continuità e attrarre forze giovani. L’ha capito bene il figlio Stefano, che insieme ai genitori adesso attende l’ingresso in azienda del fratello minore Andrea, che sta concludendo gli studi superiori.
Nel frattempo, a Francesco è stato anche riconosciuto l’importante ruolo svolto in favore di tutta l’olivicoltura umbra. Alcuni dei traguardi raggiunti dalla famiglia Gaudenzi infatti hanno portato a positive ricadute di immagine sugli extra vergine umbri in generale. Il fatto di essere l’unico frantoio umbro selezionato per tutti i punti vendita italiani di Eataly rappresenta uno di questi traguardi, ma non l’ultimo raggiunto nel 2012, visto il punteggio di 95/100 ottenuto sulla Guida Flos Olei di Marco Oreggia che sarà presentata al Westin Excelsior di Roma il 16 dicembre prossimo.