La prima vendemmia è la 2018, ed è prodotta in 14.000 bottiglie. La nuova etichetta è stata presentata nella Locanda Le Tre Rane di Poggio Casciano dal presidente di Ruffino Sandro Sartor, dall’enologo Gabriele Tacconi e dall’agronomo Lorena Troccoli. La cucina delle Tre Rane è stata affidata allo chef Stefano Frassineti, che nella sua lunga esperienza alla Rufina prima e a Pontassieve poi ha saputo “scovare” piccole e piccolissime produzioni – dalle farine ai salumi, dalle carni ai legumi – che rendono ogni suo piatto un’esperienza unica. Poggio Casciano è anche sede di un esclusivo agriresort dove gli ospiti possono vivere a pieno quella che l’azienda chiama la Ruffino Experience e che il presidente Sartor definisce “vivere con gusto”.
La nascita di un nuovo vino è sempre una festa, e più che mai oggi rappresenta la vitalità di un’azienda e la sua voglia di dare segnali positivi al mondo. Il nuovo nato si chiama Modus Primo ed è prodotto da Ruffino nella tenuta toscana di Poggio Casciano. Poggio Casciano si trova nel comune di Bagno a Ripoli, e i suoi 40 ettari di vigna sono stati ormai da tempo convertiti al biologico. Tra la fine degli anni Novanta e gli inizi degli anni Duemila è stata condotta un’accurata opera di zonazione dei terreni aziendali, che ha evidenziato la presenza di ben 43 tipi diversi di suoli. La scelta e l’impianto dei vitigni dunque è stato fatto dopo che la zonazione aveva dato precise indicazioni sulle varietà che meglio si adattavano alle caratteristiche pedologiche dei terreni. Modus Primo nasce dall’unione di tre diversi vitigni coltivati in altrettanti vigneti: Cabernet Sauvignon (39%), Merlot (36%) e Sangiovese (25%). L’azienda ha dunque voluto utilizzare, in percentuali diverse, gli stessi vitigni che nel 1997 avevano dato vita a Modus, il primo super tuscan di Poggio Casciano, e Modus Primo intende sottolineare la continuità con questo, anche se con un carattere più internazionale. I tre vitigni vengono affinati separatamente in barrique nuove per 18 mesi, riservando al Sangiovese legni dalla tostatura dolce che meglio si adattano al carattere del vitigno.
La prima vendemmia è la 2018, ed è prodotta in 14.000 bottiglie. La nuova etichetta è stata presentata nella Locanda Le Tre Rane di Poggio Casciano dal presidente di Ruffino Sandro Sartor, dall’enologo Gabriele Tacconi e dall’agronomo Lorena Troccoli. La cucina delle Tre Rane è stata affidata allo chef Stefano Frassineti, che nella sua lunga esperienza alla Rufina prima e a Pontassieve poi ha saputo “scovare” piccole e piccolissime produzioni – dalle farine ai salumi, dalle carni ai legumi – che rendono ogni suo piatto un’esperienza unica. Poggio Casciano è anche sede di un esclusivo agriresort dove gli ospiti possono vivere a pieno quella che l’azienda chiama la Ruffino Experience e che il presidente Sartor definisce “vivere con gusto”.
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Patrizia Cantini
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April 2021
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