
Si è chiusa Orizzonte Nizza 2012,
con un ottimo viatico per la richiesta della Docg
Orizzonte Nizza, che ha affollato di giornalisti il Foro Boario sabato 5 maggio, si è conclusa con ottime premesse per l’annata 2009, quella attualmente in commercio, degustata durante la mattinata di lavori che ha visto anche un’interessante serie di domande e risposte tra i degustatori della stampa italiana e i produttori.
Ma quest’anno la manifestazione – che ha avuto l’avallo del Consorzio di Tutela Vini d’Asti e del Monferrato – ha avuto un’appendice di estremo interesse per i partecipanti, perché nel pomeriggio si è tenuta la grande verticale in onore del decennale dell’Associazione Produttori del Nizza, costituitasi nel 2002 in seguito al riconoscimento della sottozona della Doc Barbera d’Asti Superiore Nizza. 16 splendidi vini in rappresentanza delle annate 2008, 2007, 2006, 2005, 2004, 2003, 2001 e 2000 (il 2002 non è stato prodotto). Due etichette per annata dunque, scelte dalle stesse aziende in base all’interpretazione della vendemmia. Una carrellata per verificare la storia di questo vino e soprattutto la sua capacità di reazione alle diversità – e a volte anche alle difficoltà – comportate da ogni singola annata. Prendiamo per esempio il 2003: l’assaggio ha colpito non poco per la freschezza dei vini, a dir poco sorprendente in annate così calde che hanno comportato problemi di surmaturazione delle uve sulle piante in buona parte d’Italia. La Barbera dunque riesce a superare anche la prova del caldo torrido, confermandosi un vitigno di gran razza, se ancora ci fosse bisogno di dimostrarlo. Il 2000 ha poi conquistato tutti: a distanza di 12 anni dalla vendemmia si è confermato un vino di rara eleganza e di grandissima piacevolezza, vivace e capace di grandi espressioni.
Insomma, una verticale che ha ampiamente soddisfatto giornalisti e produttori, che hanno così avuto la possibilità di verificare il cammino percorso insieme in questi dieci anni, supportati anche da alcuni “saggi” che sono stati premiati per il loro impegno a supporto alla zona di produzione. I saggi che hanno ricevuto il riconoscimento sono stati: il giornalista Cesare Pillon, Giovanni Ruffa di Slow Food, Fabio Gallo di AIS Piemonte, Giovanni Longo di Vinarius e Roberto Ferretto dell’Associazione Ristoratori della Provincia di Asti.
La giornata dunque è stata un ottimo viatico alla richiesta della Docg, che i produttori vogliono fortemente per meglio comunicare ai consumatori la grande qualità dei loro vini.