
Sì, lo so, l'immagine non è bella ed è un po' sfocata. Non sono mai stata una grande fotografa. Ma è il suo primo fiore aperto e mi sembrava importante immortalarlo. Sto parlando dell'albero da frutto antico che abbiamo piantato lo scorso ottobre a Trasserra, nell'orto del mio nonno. L'albero fu scelto da mia figlia Giorgia, che si innamorò subito del nome: "mela renetta ananas". Quando lo comprammo aveva 2 anni e ci dissero che forse avrebbe potuto fare dei fiori già la primavera successiva. Ebbene, ci siamo, i fiori ci sono e sono tanti pensando a un così piccolo albero. Non riesco a immaginarne i frutti, mi hanno solo detto che si tratta di mele di piccola pezzatura ma con un gusto dolce che ricorda appunto l'ananas. Chissà se con tutte le piogge che ci sono state in questi giorni i fiori sono ancora tutti là, e chissà se a suo tempo daranno i loro frutti.
Devo dire che questa attesa mi piace, e l'idea di aver fatto un piccolo gesto nei confronti della difesa della biodiversità mi riempie di gioia. Senza dubbio il prossimo autunno pianteremo un nuovo albero, e stavolta vorrei essere io a fare la scelta, forse ancora un melo o forse un pero. Adesso non so.
In questa giornata così grigia e piovosa mi piace pensare che il nostro alberino è là, che ha sopravvisuto a un inverno duro e rigido e che mostra tanta voglia di crescere, la stessa che osservo ogni giorno in mia figlia.
Devo dire che questa attesa mi piace, e l'idea di aver fatto un piccolo gesto nei confronti della difesa della biodiversità mi riempie di gioia. Senza dubbio il prossimo autunno pianteremo un nuovo albero, e stavolta vorrei essere io a fare la scelta, forse ancora un melo o forse un pero. Adesso non so.
In questa giornata così grigia e piovosa mi piace pensare che il nostro alberino è là, che ha sopravvisuto a un inverno duro e rigido e che mostra tanta voglia di crescere, la stessa che osservo ogni giorno in mia figlia.
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