
Finalmente è arrivato. Alludo al libro di Michelle Obama "American Grown" recensito in un bell'articolo di Micol Passariello sabato scorso su Repubblica. Non lo dico con ironia, perché Michelle mi piace davvero e amo il suo stile che ha rinnovato non poco quello normalmente adottato dalle first lady della Casa Bianca. Nel libro non si parla solo di orti biologici, di coltivazioni e giardinaggio, ma anche del benessere fisico che si può ricavare da queste attività. Zappare, potare e seminare insomma fa perdere calorie e aiuta a mantenersi in forma. Però, sempre secondo l'articolo di Repubblica, gli studi dicono che prima dovremmo fare stretching e riscaldamento per sciogliere i muscoli. Io per la verità quando vado nell'orto di Trasserra con la mia zappa (mi si vede nella foto al lavoro) non mi riscaldo prima e non mi lamento dei dolori poi. Mi piace talmente tanto fare prima pulizia, poi piantare e vedere crescere che il mal di schiena diventa facile da tollerare. Questa primavera poi vedere che tutte le spezie sono sopravvissute all'inverno (compresi origano e maggiorana) e che il ribes e il mirtillo messi a dimora a ottobre scorso godono di perfetta salute è stata una gioia grande. Ma tutto questo piantare e curare a cosa porterà? Ancora bene chiaro in testa non ce l'ho, ma so che quando si segue l'istinto difficilmente si sbaglia. Dalla letteratura all'enogastronomia alla zappa: ognuno ha il proprio percorso di vita. Questo evidentemente è il mio. E il vostro?
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