
Ricordati che devi morire. Questa frase mi torna in mente, insieme alla risposta "Sì, sì, no, mo' me lo segno", ogni qual volta leggo o ascolto una notizia relativa a persone che nonostante l'età avanzata continuano a comportarsi come se la loro vita fosse diversa da quella di tutti gli altri, e soprattutto senza fine. Me lo immagino l'ottantunenne Emilio Fede con valigetta che cerca di depositare in Svizzera 2 milioni e mezzo di euro, con quel suo sorriso da ragazzo molto invecchiato che pensa che per lui tutto sia lecito e infinito. Si darà mai pace il povero Emilio? questo operoso figurante che si divide tra tentativi di evasione fiscale e ricerca di belle ragazze prive di contenuti come le notizie che ci dava ogni giorno? Chissà se lo farà mai. Chissà se un giorno si arrenderà all'evidenza della vita e alla splendida caducità delle cose. L'horror vacui lo prenderà un giorno tra le sue braccia per ricordargli che denaro e potere non servono a scongiurare la fine del tutto? Probabilmente no. Io penso che continuerà a fare il saltimbanco ed è probabile che ce lo ritroveremo presto sugli schermi. Questo accade a tutti coloro che, privi di cultura umanistica, vivono tutta la loro vita imbrigliati nel malinteso. A lui e a tutti quelli come lui va la mia pietà, ma non la mia solidarietà, tanto meno quella giornalistica. Ah, perché questa gente non legge Leopardi, o Foscolo o anche Boccaccio? Aiuterebbero tanto a capire e a darsi pace. Ma loro no, e io li vedo proprio come nell'immagine qui a fianco: largo sorriso ricco di denti, capelli tinti e cotonati e grandi orbite vuote!
This is your new blog post. Click here and start typing, or drag in elements from the top bar.