Seggiano conta meno di mille abitanti su tutto il territorio comunale, ma nel borgo ne sono rimasti assai meno, intorno a un centinaio. E’ anche il comune dell’Amiata che conta il maggior numero di agriturismi, perché ha una sua vocazione turistica grazie ad alcuni elementi importanti che vedremo subito. Partiamo dalla luna. Da queste parti ai bambini si dice: “sei bello come la luna di Seggiano”, e il detto nasce dal fatto che grazie alla posizione e alle condizioni atmosferiche Seggiano offre una visione magnifica della luna che fa capolino da dietro l’Amiata per poi andare a posizionarsi in mezzo al cielo. L’Amiata per altro era considerata una montagna sacra dagli aruspici etruschi, perché essendo un antico vulcano che conserva calore ed energia attirava fulmini e saette, che – diremmo oggi – andavano a comporre il giusto scenario per le divinazioni dei sacerdoti.

Non lontano dal ristorante di trova Il Giardino di Daniel Spoerri, il giardino di sculture voluto dall’artista svizzero che si stabilì sull’Amiata alla fine degli anni Ottanta. e che lo aprì al pubblico negli anni Novanta. Il Giardino si sviluppa per 16 ettari nei quali sono esposte 113 installazioni realizzate da Spoerri e da un’altra cinquantina di artisti. Il Giardino è visitabile da Pasqua a ottobre (www.danielspoerri.org).

C’è poi il frantoio ipogeo costruito dalla famiglia Ceccherini verso il 1885 e rimasto in funzione fino agli anni Cinquanta del secolo scorso. Si tratta di uno dei primi frantoi che invece di utilizzare animali per far girare la grande mola di pietra aveva installato un motore elettrico.
Per informazioni sulle visite guidate contattare la Fondazione Le Radici di Seggiano, www.leradicidiseggiano.it, email: radicintelligenti@gmail.com.